Lo strumento finanziario “Titolo VI – “Aiuti per la tutela dell’ambiente” è rivolto a microimprese, imprese di piccola dimensione e medie imprese che intendano realizzare un investimento nel territorio della Regione Puglia e che svolgono una delle attività previste dal bando pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia del 04/06/2015 n°77.
Gli interventi devono riguardare :
- efficienza energetica;
- cogenerazione ad alto rendimento;
- produzione di energia da fonti rinnovabili fino a un max del 60% dell’energia consumata mediamente nei tre anni solari antecedenti la data di presentazione della domanda e, comunque, fino al limite massimo di 500 kW. Al limite del 60% concorre la produzione da sistemi da fonti rinnovabili eventualmente già presenti nel sito.
Il “Risparmio di energia” si intende, in riferimento alle tre Linee di finanziamento:
- Linea Efficienza Energetica – Riduzione annuale dell’energia consumata (in tutte le sue forme) nel sito di interesse, a pari condizioni di esercizio industriale/aziendale, e a regime, qualsiasi sia la modalità della produzione dell’energia consumata (autoprodotta da fonte tradizionale, autoprodotta da fonte rinnovabile, acquistata da terzi, fornita al sito tramite le reti nazionali o locali di adduzione dei vettori energetici, etc.).
- Linea Cogenerazione Ad Alto Rendimento – Riduzione annuale del prelievo di energia primaria dalle reti di adduzione dei vettori energetici a pari condizioni di esercizio industriale/aziendale e a regime;
- Linea Fonti di Energia Rinnovabile – Riduzione annuale del prelievo di energia primaria dalle reti di adduzione dei vettori energetici a pari condizioni di esercizio industriale/aziendale e a regime.
I progetti di investimento ammissibili devono prevedere una spesa non inferiore a Euro 80.000,00 per unità locale e conseguire un risparmio di energia primaria (pari ad almeno il 15% )dell’unità locale oggetto di investimento.
- acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, comprensivi delle spese in opere murarie e assimilate strettamente connesse ed indispensabili per consentire l’installazione degli impianti e dei macchinari (a titolo esemplificativo: basamenti macchinari, quadri e cavi elettrici degli impianti, etc. );
- le spese di progettazione ingegneristica (per la redazione del progetto tecnico) e di direzione lavori sono ammissibili nel limite del 5% dell’investimento ammissibile;
- le spese per la redazione della diagnosi energetica ex ante e della relazione finale dei risultati conseguiti nei limiti dell’1,5% degli investimenti ammissibili e nel limite complessivo massimo di € 10.000,00.
Si precisa che non sono ammissibili gli interventi di sostituzione degli infissi, interventi strutturali, rifacimento/coibentazione delle superfici opache verticali e orizzontali, opere di impermeabilizzazione del capannone, etc.).
Le spese ammissibili dovranno derivare da atti giuridicamente vincolanti (contratti, lettere d’incarico, conferma d’ordine) da cui risulti chiaramente l’oggetto della prestazione, il suo importo, la sua pertinenza al progetto, i termini di consegna.
Le agevolazioni saranno calcolate, indipendentemente dall’ammontare del progetto ammissibile, sull’importo massimo di € 4.000.000 per le medie imprese e di € 2.000.000 per le piccole e micro imprese.
La copertura finanziaria del piano di investimento finanziato dalla misura è prevista nelle seguenti percentuali:
- 35% mutuo a carico del Fondo Mutui al tasso pari al tasso di riferimento UE (Calcolato in ragione di quanto previsto nella Comunicazione della Commissione UE relativa alla revisione del metodo di fissazione dei tassi di riferimento e di attualizzazione n. 2008/C 14/02 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 19/01/2008);;
- 30% Sovvenzione diretta;
- 35% mutuo a carico della banca finanziatrice.
L’impresa richiede un finanziamento bancario che deve coprire il 70% dell’investimento. Il periodo di durata del finanziamento bancario non potrà essere superiore a 6 anni di ammortamento più un anno di preammortamento.
Con riferimento alla sovvenzione diretta, l’aiuto sarà erogato in forma di contributo in conto impianti e non potrà essere superiore al 30% dell’investimento ammissibile e all’importo massimo di 1.200.000 euro per le medie imprese e di 600.000 euro per le piccole e micro imprese.
Le imprese beneficiarie in possesso del rating di legalità (articolo 5-ter del decreto legge 24 gennaio 2012, n.1, convertito con modificazioni della legge 24 maggio 2012, n. 27) beneficiano di una ulteriore sovvenzione diretta,nella misura del 2% dell’importo del finanziamento erogato dall’Intermediario Finanziario all’impresa beneficiaria.
Puglia Sviluppo, sulla base delle valutazioni istruttorie sulla coerenza tecnica ed economica del progetto, nonché sull’ammissibilità delle voci di spesa, delibera la concessione degli aiuti nella forma di mutuo e la concessione provvisoria degli aiuti nella forma di sovvenzione diretta, provvedendo a trasferire alla banca la quota di mutuo a carico del Fondo (Prestito con condivisione del rischio) e comunica al proponente, al Soggetto Finanziatore ed al Confidi (eventuale) l’esito della verifica preliminare.
L’impresa deve completare gli investimenti entro 18 mesi dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni effettuata da Puglia Sviluppo a corredo della delibera di concessione degli aiuti.