NOVITA’ 2018: SACCHETTI BIODEGRADABILI

Dal 1^ gennaio 2018 i sacchetti per imbustare frutta e verdura nei supermercati saranno a pagamento,  previsto dalla legge 123/2017, secondo la direttiva dell’Unione Europea.

La normativa riguarda esclusivamente  i sacchetti sottilissimi di plastica leggeri e ultraleggeri utilizzati per l’imballaggio primario con spessore inferiore ai 15 micron e con i quali si pesano e si prezzano i prodotti sfusi come pane, formaggi, ortaggi, verdura e frutta saranno sostituiti dagli shopper biodegradabili e compostabili a pagamento.

Tale obbligo riguarda tutti i supermercati, piccole attività ed imprese di grande distribuzione, in cui non sarà possibile distribuire tali sacchetti a titolo gratuito ma il prezzo di vendita per singolo sacchetto deve risultare dallo scontrino o fattura d’acquisto delle merci.

Tutte le altre attività che vendono prodotti confezionati possono utilizzare sacchetti di plastica più spessa o di altri materiali quindi non sono interessati da alcun obbligo della nuova legge. Possono essere di plastica non biodegradabile e possono essere ceduti a titolo gratuito. Sono fuori dalla norma anche le borse fornite ai consumatori per il trasporto di merci e prodotti della farmacia.

I sacchetti di plastica ultraleggeri  precedenti sono prodotti con materiale di carbonio, nocivo per la salute dell’uomo e dell’ambiente, infatti causa danni a livello:

  • Economico: aumento dei costi di pulizia ambientale, minore importanza all’industria del riciclo;
  • Ambientale: aumento dell’inquinamento delle acque, dell’aria e del suolo;
  • Sociale: perdita valore estetico del paesaggio naturale, e danni alla salute.

Invece i nuovi sacchetti biodegradabili sono prodotti con materie prime rinnovabili, devono essere idonei a conservare gli alimenti , in quanto sono a contatto con il cibo e non potranno essere utilizzati più di una volta. Si potranno tuttavia portare a casa, a patto che siano monouso, e possono essere utilizzati per raccogliere i rifiuti organici da destinare al compostaggio, come avviene per le borse della spesa, che sono già biodegradabili.

Inoltre i consumatori non potranno aggirare il nuovo obbligo di pagare le bustine trasparenti, perché per ragioni igieniche sarà vietato portare da casa i sacchetti da utilizzare all’interno del supermercato per imbustare i cibi.

Pesanti le conseguenze per chi non rispetta la nuova normativa: per chi viola le nuove regole è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da 2.500 a 25mila euro.