BONUS PUBBLICITA’ 2018

Dopo lo stop del Consiglio di Stato è finalmente operativo il credito d’imposta a sostegno degli investimenti pubblicitari incrementali noto anche come “Bonus pubblicità“. Questa nuova agevolazione fiscale ha come obiettivo quello di sostenere indirettamente l’editoria finanziando le imprese che hanno deciso di effettuare investimenti in campagne pubblicitarie.

Il bonus consiste in un credito d’imposta spettante a tutti coloro che hanno effettuato investimenti pubblicitari incrementali  sulla stampa (giornali quotidiani e periodici, locali e nazionali, anche on-line) e sulle emittenti radio-televisive a diffusione locale in riferimento al biennio 2017-2018.

BENEFICIARI DEL BONUS. Come ha precisato il Dipartimento dell’Informazione e dell’Editoria,  a beneficiare del credito d’imposta saranno i soggetti titolari di reddito d’impresa o di lavoro autonomo e gli enti non commerciali che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie, il cui valore complessivo superi di almeno l’1 per cento gli investimenti effettuati nell’anno precedente sugli stessi mezzi di informazione [1].

A QUANTO AMMONTA IL BONUS. Il credito d’imposta è pari al 75 per cento del valore incrementale degli investimenti effettuati, percentuale che viene elevata al 90 per cento nel caso di microimprese, piccole e medie imprese e start-up innovative.

INVESTIMENTI AMMISSIBILI. Sono ammissibili al credito d’imposta gli investimenti riferiti all’acquisto di spazi pubblicitari e inserzioni commerciali (al netto dei costi di intermediazione e di altre eventuali spese accessorie) su giornali quotidiani e periodici, nazionali e locali, anche online, nonché nell’ambito della programmazione di emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali.

Per quanto riguarda la stampa online, il documento precisa che  gli investimenti pubblicitari devono essere effettuati su giornali ed emittenti editi da imprese titolari di testata giornalistica iscritta al Tribunale o al ROC, e comunque dotate della figura del Direttore Responsabile.

Sono escluse dal credito d’imposta le spese sostenute per l’acquisto di spazi destinati a servizi particolari (tra cui le televendite, per quanto riguarda le tv locali).

COME PRESENTARE LA DOMANDA. Chi è interessato a richiedere il credito d’imposta dovrà presentare la domanda di fruizione del beneficio, dal prossimo 22 settembre ed entro il 22 ottobre, attraverso una comunicazione telematica (una “prenotazione”) sull’apposita piattaforma dell’Agenzia delle Entrate, indicando tra l’altro i dati identificativi dell’azienda, il costo complessivo degli investimenti effettuati o da effettuare, l’ammontare del credito d’imposta richiesto.  Entro trenta giorni dalla chiusura del termine per effettuare le prenotazioni, il Dipartimento dell’Informazione e dell’Editoria definirà l’importo teoricamente fruibile da ciascun soggetto richiedente. Quindi, la determinazione del credito effettivamente fruibile sarà effettuata sulla base degli investimenti effettivamente realizzati, che dovranno essere trasmessi dai richiedenti con le stesse modalità informatiche usate per la prenotazione.

 ATTENZIONE: Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, tramite il modello F24.

[1] Per “stessi mezzi di informazione” si intendono non le singole testate giornalistiche o radiotelevisive, bensì il tipo di canale informativo: stampa, da una parte, emittenti radiofoniche e televisive, dall’altra. Nel caso di investimenti pubblicitari articolati su entrambi i mezzi di informazione, l’incremento relativo all’investimento pubblicitario per il quale si chiede il credito d’imposta è verificato e calcolato distintamente in relazione ai due mezzi informativi.